Nella settimana passata, grazie all’impegno di Conftrasporto, in particolare del Segretario generale, Renato Imbruglia e del Presidente, Pasquale Russo, abbiamo avuto modo di incontrare i funzionari del Ministero dei Trasporti per affrontare il tema RCA veicoli in aree chiuse, questa è la situazione.
Il quadro che emerge è il seguente: da un lato il Mit aveva già a suo tempo monitorato il recepimento della direttiva ipotizzando il sorgere del problema, dall’altro abbiamo illustrato gli impatti che la norma introdotta crea (a seconda ovviamente della tipologia di impresa, se portuale, autotrasporto, aeroporto ecc.).
La dott.ssa Di Matteo sentirà il MIMIT per i dovuti approfondimenti e, Conftrasporto ha fatto menzione dell’emendamento, che comprende tutti i veicoli che circolano in aree chiuse, indicando nel prossimo DL Omnibus il canale migliore per intervenire.
Il Ministero ha quindi compreso l’importanza della problematica garantendo il proprio supporto per tentare di risolverla
E’ stata la settimana in cui finalmente, le oltre 15.000 imprese di autotrasporto richiedenti, hanno visualizzato nei propri cassetti fiscali il Credito d’imposta sul gasolio acquistato nel luglio 2022 su veicoli euro 5 o superiori.
Il credito in questione è ora quindi pienamente utilizzabile dalle imprese in compensazione dei debiti d’imposta maturati entro il 30 giugno 2024.
Quanto all’importo del credito, che com’è noto in base al DD 31 maggio 2024 doveva essere riparametrato in proporzione alle domande presentate (pari a 54milioni di euro) e alle risorse disponibili ex lege (20 milioni), questo risulta pari a circa il 37% di quanto indicato nella ricevuta della domanda, che le imprese hanno presentato nella piattaforma ADM tra il 6 ed il 13 dicembre 2023 (es. se nella ricevuta della domanda di dicembre risultava un credito pari a 10mila euro, nel cassetto fiscale l’impresa torva ora 3.700 euro circa).
Allo scopo di evitare fraintendimenti, vale la pena ripercorrere la storia di questi importi. Si tratta infatti di risorse che NON erano destinate al trasporto merci conto terzi ma al conto proprio. Nell’ambito della vertenza con il Mit, portata avanti con il precedente governo (per la precisione con l’ex Vice Ministro Bellanova), per il trasporto merci furono concessi 2 crediti di imposta, uno per i consumi di gasolio del I trimestre e uno per il II trimestre 2022. Le risorse di cui parliamo ora invece, facevano parte di un più ampio plafond stanziato originariamente per il Conto Proprio che però non le ha “usate” tutte quante per il “suo” credito di imposta lasciando un residuo di circa 70 milioni: 70 milioni avanzati dal conto proprio, che la FAI ha provato in tutti i modi ad intercettare prima che andassero “persi”. Purtroppo il Ministero dell’Economia è intervenuto sui 70 milioni ed ha concesso al trasporto merci in conto terzi “solo” 20 milioni. Ed ecco spiegata, purtroppo, la riduzione. Tuttavia non possiamo dimenticare che si tratta di risorse che non erano previste per il nostro settore specifico ma che siamo comunque riusciti a portarli a casa!
Con questa ulteriore vittoria della FAI vi auguro buona estate, da passare in serenità e allegria con i vostri cari!
Un caro saluto ed arrivederci a settembre
Carlotta Caponi