Stanziamenti, regole e libertà di circolazione sono aspetti interconnessi in una politica dei trasporti adeguata e seria che un Paese avrebbe il dovere di mettere in campo.
Dal punto di vista delle risorse credo non si possa che riconoscere come il Governo abbia realizzato gli impegni che la Viceministro Bellanova aveva sottoscritto. Il DL 50 del 20 maggio contiene diverse misure che erano presenti nel Protocollo d’intesa redatto. Questo non significa che le operazioni siano concluse. Solo chi è digiuno delle procedure burocratiche, nazionali e comunitarie, può pensarlo. Se da un lato è perfettamente comprensibile che gli operatori non considerino i tempi previsti per lo svolgimento di questi inevitabili passaggi, non è invece accettabile che i rappresentanti di categoria alimentino di proposito il malcontento o suscitino aspettative che non hanno alcuna possibilità di concretizzarsi in tempi rapidi. Eppure, esistono dei cialtroni che per motivi personali diffondono dubbi e formulano critiche generiche generando situazioni ansiogene tra chi opera nella categoria.
Come è ovvio, tutti i provvedimenti, e a maggior ragione quelli che prevedono stanziamenti di risorse, debbono in modo ineludibile seguire l’iter previsto dalle normative comunitarie e nazionali. Altrettanto ovvio è comprendere come talvolta si riscontrino degli intoppi generati dalla volontà di ostacolare processi decisi a livello politico o dalla volontà di accontentare le aspettative di alcuni. Ciò che conta è che chi rappresenta gli interessi delle imprese sia coerente e determinato a non farsi turlupinare e ad instaurare un dialogo sincero con la categoria, senza suscitare aspettative non realizzabili. Chi lo fa, illude e prende in giro la gente.